La presbiopia è un difetto di vista che si manifesta immancabilmente alla fine del quarantennio di vita, rendendo sempre più difficile la lettura e il lavoro al computer.
E ci manca giusto questo, quando stai già metabolizzando l’avvicinarsi del mezzo secolo di vita… Come se non bastasse, arriva la verità, come sempre cruda: sta mollando l’autofocus, progressivamente e per sempre, punto. Nulla da fare, se non… ingannare il nostro cervello. Le brutte notizie sono per fortuna finite, perchè questi “inganni” generalmente funzionano bene!
Inganno 1: gli occhiali da lettura. Alla “nonna papera”, decisamente poco sexy, ma maledettamente pratici ed economici. Consiglio: sceglieteli con una montatura di colore sgargiante per trovarli prima; all’inizio è più il tempo che si passa a cercarli di quello che si passa ad usarli… subito danno un po’ di fastidio, imbarcano le scrivanie e non ti fanno vedere da lontano, ma ci si adatta in tempi brevi.
Inganno 2: gli occhiali da lettura progressivi. Costano cari, devono essere montati con competenza, richiedono un periodo di adattamento, non sempre sono accettati, ma alla fine ce li si dimentica sul naso e si vede bene lontano, vicino e in tutte le distanze intermedie, e non è poco.
Sin qui, buoni tutti: lo sapevamo già. Ora però prendiamo in considerazione soluzioni un po’ meno diffuse, ma molto efficaci.
Inganno 3: le lenti a contatto multifocali. Diverse dagli occhiali progressivi, alternano aree concentriche di messa a fuoco per lontano con aree per vicino, che sorprendentemente il cervello impara in breve tempo a selezionare. Risultato: le metti e vedi da lontano e da vicino, magari non perfetto, ma quasi immediatamente. Esistono anche usa e getta…
Per procedere in questa nostra narrazione bisogna ora introdurre un concetto molto importante, quello della dominanza: così come abbiamo una mano dominante (generalmente la destra), abbiamo anche un occhio dominante, ma con una caratteristica particolare: il cervello lo usa per lontano, mentre da vicino vuole vedere con l’altro. Strano vero? Ora immaginate che se l’occhio dominante vede bene per lontano, basta che l’occhio non dominante risulti leggermente miope per riuscire a vedere bene anche per vicino. Questa fortunata condizione si chiama monovisione, la ricreiamo in chirurgia refrattiva ed anche nella chirurgia del cristallino. Ma soprattutto funziona con grande soddisfazione dei pazienti.
Se la vostra concentrazione non è andata, continuate a leggere, perchè iniziamo a fare sul serio…
Inganno 4: il laser per correggere i difetti di vista (PRK, LASIK, SMILE) con monovisione. Il laser fa esattamente cosa gli diciamo. Se perciò abbiamo cura di lasciare una miopia leggera nell’occhio non dominante, il vantaggio di vedere per vicino è immediato, seguito da quello da lontano, dopo un breve adattamento. Questo è fondamentale nella correzione di difetti di vista in persone prossime alla presbiopia semplicemente perché gliela evita. Guardate che è importante, perchè la nostra vita si svolge ormai principalmente da vicino e togliere gli occhiali per lontano per metterli ancora di più per leggere non viene percepito come un buon affare.
Inganno 5: le lenti intraoculari (IpCL o ICL) inserite nell’occhio a permanenza. Immaginatevi una lente a contatto posteggiata all’interno del vostro occhio, che sta lì e non richiede alcuna manutenzione. Perplessi? Giusto! Dobbiamo entrare nell’occhio per metterla, perciò siamo invasivi. È anche vero che lo facciamo per mestiere e che il recupero è sorprendentemente più veloce del laser, l’intervento è veramente indolore e la qualità della visione è assolutamente superiore a quella che si ottiene con le tecniche laser. In ultimo, ma non da poco, è una tecnica reversibile. Cioè, la lente si può rimuovere e sostituire, per esempio nel caso di miopie in lenta ma continua progressione.
Inganno 6: la facorefrattiva. Spiego: significa fare l’intervento di cataratta anche se non c’è cataratta. Non è una contraddizione, anzi. Immaginate un miope elevatissimo dove il laser rovinerebbe la cornea, o un ipermetrope dove il suo cristallino sta generando addirittura un grave aumento di pressione nell’occhio. Nulla di meglio che applicare una delle tecniche chirurgiche più collaudate al mondo, pressoché indolore e dal recupero molto veloce per cambiare l’unica cosa sbagliata dell’occhio, la sua lente interna e sostituirla con una perfettamente tarata, evitando oltretutto di dover fare l’intervento di cataratta da anziani. Ovviamente applicando il concetto di monovisione o addirittura una lente multifocale.
Si chiude qui questo breve excursus sulle soluzioni alla presbiopia. Trattato sicuramente in modo schematico e con un po’ di leggerezza, che però penso non guasti: in fondo stiamo parlando delle migliori soluzioni che ci offre il progresso scientifico per migliorare la qualità della nostra giornata.
Elaborazione articolo a cura di Giorgia Della Bosca
Dr. Igor Di Carlo
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