I benefici dell’attività fisica: la produzione di miochine

Il muscolo produce delle particolari proteine quando stimolato dall'attività fisica: scopriamo inisieme le miochine.

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Dr.ssa Nuzzi, quali sono i benefici sulla salute dell’attività fisica?

Il muscolo, essendo un vero e proprio organo endocrino, rilascia una quantità di proteine quando viene stimolato dall’attività fisica. Esse son chiamate miochine e svolgono un ruolo chiave nei benefici che l’attività fisica apporta, tra cui effetti antinfiammatori.

In che modo queste miochine hanno effetti infiammatori?

L’attività fisica è collegata alla salute del microbiota intestinale, il quale incrementa il numero di specie batteriche benefiche e promuove lo sviluppo di batteri che producono acidi grassi a catena corta (SCFA). Questi ultimi svolgono un ruolo antinfiammatorio, hanno proprietà antiossidanti e antitumorali, rafforzano i meccanismi di difesa della barriera intestinale.

In termini di tempo, cosa significa eseguire un corretto allenamento fisico?

Per ottenere tutti questi benefici sulla salute, basta dedicare 150-300 minuti a settimana a un’attività fisica di moderata intensità, oppure 75-150 minuti per un’attività vigorosa e intensa.

Ritornando alle miochine, ne esistono di diverso tipo?

Ne abbiamo di diverse, vale a dire:
miostatina: agisce come un regolatore negativo sulla crescita del muscolo scheletrico e inibisce la riparazione ossea. L’esercizio fisico riduce i livelli di questa proteina nel muscolo
interleuchina 6: ha un ruolo fondamentale nel metabolismo del glucosio nel fegato e nel metabolismo dei grassi, e durante l’attività fisica, i suoi livelli nel sangue aumentano
interleuchina 10: contrasta l’infiammazione indotta dalla dieta e l’insulino resistenza
interleuchina 15: stimola la crescita muscolare e la mineralizzazione ossea
irisina: stimola una parte del cervello legata all’apprendimento e alla memoria, l’ippocampo, e regola importanti processi metabolici come il metabolismo del glucosio e dei grassi, oltre a favorire la formazione di ossa. Inoltre, fa convertire il grasso bianco in grasso bruno, che è più attivo dal punto di vista metabolico
BDNF (Brain Derived Neurotrophic Factor): svolge un ruolo fondamentale nel regolare la sopravvivenza, la crescita e l’efficienza dei neuroni e la plasticità delle sinapsi. La sua diminuzione è associata a condizioni parologiche come Alzheimer e depressione
FGF-21 (Fibroblast Growth Factor 21): dopo l’attività fisica, i livelli di questa miochina aumentano e contribuiscono a promuovere la lipolisi (la scomposizione dei grassi) e a ridurre i livelli di glucosio nel sangue
Fattore LIF (Leukemia Inhibitory Factor): aiuta la formazione del tessuto muscolare, stimolando la sopravvivenza dei mioblasti, che sono le cellule precursori dei miociti, le cellule muscolari vere e proprie
SPARC (Secreted Protein Acidic and Rich in Cysteine): è coinvolta nello sviluppo muscolare, nella mineralizzazione ossea e nel metabolismo del glucosio, e favorisce l’ingresso del glucosio nel muscolo e riduce l’accumulo di grasso.

Elaborazione dell’articolo a cura di Stefania Albanese

Dr.ssa Valentina Nuzzi
valentinanuzzi@hotmail.it
Sede a Pinerolo
Tel. 3475190216

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