Dott. Pairone, quali sono gli effetti del caldo sulla salute psicologica delle persone?
Vari studi hanno dimostrato che con l’estate aumentano i sintomi di stress, ansia e depressione in molti individui, spesso già esposti a queste tipologie di malessere psicologico. Il caldo eccessivo, così come il freddo eccessivo, consuma risorse a livello cognitivo, rendendoci più vulnerabili allo stress e, di conseguenza, meno capaci di regolare le nostre emozioni, come quando siamo in coda nel traffico, ad esempio.
Per quanto riguarda l’ansia, invece, essa tende a manifestarsi soprattutto tramite delle anomale ed improvvise tachicardie, con il conseguente rischio di attacchi di panico. Inoltre, anche la sensazione di mancanza d’aria, tipica delle alte temperature, può condurre a questo tipo di episodi.
Infine, l’impossibilità di far fronte al caldo estremo impatta negativamente sulla percezione di poter cambiare la nostra condizione e ciò può aumentare il senso di impotenza e i sintomi depressivi.
Come si può contrastare questo fenomeno?
Sicuramente recuperando le risorse che vengono meno, riposando di più rispetto al solito e dando una giusta interpretazione alle nostre sensazioni fisiche. Purtroppo, il senso di impotenza è più difficile da gestire, ma è importante ricordare che sono situazioni momentanee: il caldo estremo non dura per sempre e, come ogni altra difficoltà, ha un inizio e una fine.
Qual è il ruolo dello psicologo nel caso di un malessere psicologico dovuto alle alte temperature?
Lo specialista aiuta a concentrarsi sulle emozioni, dando il corretto significato a ciò che si prova e al proprio malessere, senza travisarlo. Fondamentali, quando si sente tanto caldo, sono gli esercizi di respirazione, tra cui la respirazione diaframmatica, la quale rientra tra le più comuni tecniche di rilassamento.
Quali sono le controindicazioni?
Non bisogna farsi prendere dalla foga, da un’esagerata preoccupazione e ansia. Quando si prova stress è utile praticare sport al fine di scaricarlo, con l’accortezza però di prediligere le ore più fresche della giornata o praticando sport al chiuso in ambienti non troppo caldi (come il nuoto, per esempio).
Elaborazione intervista a cura di Stefania Albanese
Dott. Alessandro Pairone
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