Perdita dei denti: si può evitare?

In passato si considerava normale rimanere senza denti con il progredire dell’età: oggi sempre più studi scientifici evidenziano le gravi conseguenze dell’edentulia. Ne abbiamo parlato con il dr. Mario R. Cappellin, direttore dell’omonima clinica dentale in Pinerolo.

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Dottor Cappellin, lei si occupa da vent’anni di edentulie, quali sono le cause di questo fenomeno?

Un tempo era pensiero comune che l’edentulia fosse legata all’invecchia­mento, perciò la maggior parte delle persone si rassegnava a dover porta­re, prima o poi, una protesi totale (la classica “dentiera”): grazie all’impe­gno di tanti colleghi che, come me, si sono dedicati alla ricerca di soluzio­ni a questa patologia, si è gradual­mente diffusa la consapevolezza che si tratta di una patologia che si può e si deve curare, perché porta con sé conseguenze indesiderate, sia a li­vello medico, sia a livello psicologi­co e di relazione.

Sta dicendo che le conseguenze sul­la masticazione non sono le più im­portanti?

Certamente sono le più evidenti, perché la mancanza dei denti non permette di masticare tutti cibi, specialmente quelli più consisten­ti; anche le implicazioni estetiche della mancanza di un sorriso natu­rale possono tuttavia essere mol­to limitanti nella vita delle persone: ne parlava già Haraldson nel 1979 (studi poi ampliati e confermati da Strassburger nel 2006 e da Fueki nel 2007), indicando una maggiore au­tostima e sicurezza nelle persone edentule riabilitate con dentatura fissa, rispetto ai portatori di protesi totali rimovibili.

Ho studiato all’Università di Torino e a quei tempi era un punto di ri­ferimento per l’insegnamento sulla protesi totale, ma fin dai primi anni dopo la laurea mi sono reso conto che sono veramente pochi i pazien­ti che si adattano volentieri a porta­re per tutta la vita una dentiera: per questo motivo abbiamo costante­mente cercato tecniche avanzate e investito in innovative tecnologie che permettano ai pazienti di tornare a masticare e sorridere con denti fissi.

Al giorno d’oggi è quindi possibile avere denti fissi per tutti i pazienti edentuli che lo desiderano?

Già negli anni ’80 Brånemark, il pa­dre dell’implantologia moderna, di­ceva che “Nessuno dovrà più morire con i denti immersi in un bicchiere d’acqua” e negli anni la ricerca ha permesso, mediante tecniche come la rigenerazione ossea o la chirurgia computer guidata, di ampliare mol­tissimo le nostre possibilità di riabi­litazione con denti fissi, sfruttando anche zone con poco osso o appunto ricostruendolo quando necessario.

Attualmente sono veramente pochi i casi in cui non si riesce a ottenere una dentatura fissa: la nostra mis­sione è continuare a ricercare nuove tecniche, sempre più efficaci e meno invasive e, considerando i progres­si avvenuti nei soli ultimi dieci anni, ci sono eccellenti prospettive di rag­giungere questo obiettivo.

Non bisogna infine dimenticare l’im­portante aspetto della prevenzione: educando i pazienti alla corret­ta igiene orale, si può diminuire la percentuale di coloro che si trove­ranno a perdere tutti i propri den­ti in età avanzata. Considerando che l’età media tende costantemente ad aumentare, educare le giovani ge­nerazioni alla prevenzione è un in­vestimento sulla salute dell’intera popolazione, che deve essere por­tato avanti parallelamente alla ri­cerca di nuove opzioni terapeutiche per curare coloro che hanno perso i propri denti naturali. In partico­lare la malattia parodontale (cau­sa principale della perdita dei denti, presente in circa un terzo della po­polazione, anche giovane), può es­sere curata tanto più efficacemente quanto precocemente viene indivi­duata, mediante semplici sedute di igiene orale professionale.

Qualora si arrivi tardi e si siano già persi alcuni denti, intervenire tem­pestivamente nella riabilitazione fissa è fondamentale: in questi ca­si rimandare aumenta il rischio che una perdita parziale possa compro­mettere la dentatura residua.


Dr. Mario R. Cappellin
Professore a contratto di Ergonomia, discipline odontoiatriche ed Economia Aziendale all’Università di Modena e Reggio Emilia.
info@clinicacappellin.it
c/o Clinica dentale Cappellin
sedi a Torino e Pinerolo
(dir. san. dr.ssa Elisa Bottero / dir. san. dr. Mario R. Cappellin)
Tel. Torino: 011.0886330 Pinerolo: 0121099100


Comunicazione sanitaria informativa ai sensi della legge 145/2018 (comma 525) curata dalla Clinica dentale Cappellin srl Società Benefit (aut. san. 60bis, direttore sanitario dr. Mario R. Cappellin, odontoiatra, Albo TO 2272).
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