Fisioterapista sportivo: chi è e di cosa si occupa

Si tende spesso ad associare il ruolo del fisioterapista a "colui che fa i massaggi", ma non è solo questo...

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Che cosa fa un fisioterapista? Questa è una domanda che a qualcuno può sembrare stupida e scontata, e delle volte forse noi stessi diamo per scontato che chi ci è davanti conosca la nostra professione ed abbia ben chiaro come possiamo essergli di aiuto, ma purtroppo non è sempre così!
Infatti, spesso, il fisioterapista viene descritto come quello che “fa massaggi”: per ora mi limito a dire che è un po’ riduttiva come definizione!
Per essere fisioterapisti bisogna essere laureati, è infatti una professione sanitaria che richiede la laurea triennale in fisioterapia. Scontato verrà da dire? Non proprio. Ci sono infatti molte figure che sembrano, o si spacciano, per fisioterapisti, ma non lo sono affatto.
Fortunatamente, l’albo dei fisioterapisti, a cui bisogna esserne iscritti per praticare la professione, ha creato database in cui sono presenti tutti gli appartenenti all’albo, e scrivendo su Google “Ricerca iscritti albo fisioterapisti” si verrà indirizzati su questo questo link: https://albo.alboweb.net/registry/search dove, inserendo il cognome ed il nome del professionista, si potrà verificare la sua effettiva appartenenza all’albo.

Che cosa fa un fisioterapista

Il nostro lavoro è quello di riabilitare una persona alle attività che desidera e che, per un qualsiasi problema, dolore, intervento chirurgico, malattia, non riesce più ad eseguire.
Trattiamo quindi tutte le persone che presentino un qualsiasi problema, sia in seguito ad un’operazione chirurgica sia come primo approccio curativo per il problema, sia in ambito ortopedico che neurologico, sportivo, respiratorio

Per raggiungere questo obiettivo ci serviamo di molti strumenti: ovviamente l’esercizio, ormai visto come strumento principe della riabilitazione di quasi tutte le problematiche dal mondo scientifico; la terapia manuale, che racchiude in sé tutte quelle manovre che possono essere fatte con le mani: da una manipolazione (il famoso “crack” che tanto va di moda), alla mobilizzazione, ai massaggi; le terapie fisiche…
Inoltre, un altro importantissimo ruolo che abbiamo è quello dello “screening for referral”: ovvero quando un paziente giunge da noi alla prima visita, o durante il percorso riabilitativo, un nostro compito è quello di valutarlo e comprendere se il suo problema è di nostra competenza oppure vi è al di sotto qualcos’altro, di competenza medica, che può essere più o meno grave: in tal caso il nostro compito sarà quello di inviare la persona il più precocemente possibile dal professionista del caso.

La fisioterapia va intesa come un percorso che il paziente ed il terapista intraprendono insieme, il primo da protagonista assoluto, ed il secondo come guida. Gli obiettivi devono essere condivisi, in modo da andare nella stessa direzione.

Il ruolo del fisioterapista sportivo

Abbiamo visto che tra i vari campi di applicazione della fisioterapia vi è quello sportivo, ambito di cui sono appassionato e di cui mi occupo maggiormente. La definizione di fisioterapista sportivo non è solo in base alla tipologia di pazienti a cui ti rivolgi, ma sta infatti diventando, sempre di più negli anni, un ambito riconosciuto e ben distinto della fisioterapia, e richiede delle competenze specifiche! Perché la fisioterapia sportiva è, come ti dicevo poco fa, una branca ben specifica della fisioterapia: vi è infatti un’organizzazione internazionale, ed ogni paese ha una propria “branca” che sta al di sotto di questa organizzazione. Per essere a pieno dei fisioterapisti sportivi bisogna dimostrare di avere 11 skills, abilità, che contraddistinguono i professionisti sportivi:

  • Prevenzione dei traumi
  • Intervento in acuto
  • Riabilitazione
  • Valorizzazione della performance
  • Promozione di uno stile di vita sano, attivo
  • Apprendimento permanente
  • Coinvolgimento nella ricerca
  • Diffusione della pratica migliore
  • Estensione della pratica per mezzo dell’innovazione
  • Promozione del fair play e delle pratiche anti-doping

Una volta dimostrata la conoscenza ed un certo livello di queste skills, si può essere riconosciuti internazionalmente come fisioterapisti sportivi, e richiedere il titolo di “ISPT”, che indica in maniere univoca chi ha raggiunto questo ambito obiettivo.
Al momento, in Italia non sono moltissimi i colleghi che possono vantare questo riconoscimento, ma l’attenzione intorno sta crescendo molto, e la speranza è che nei prossimi anni vi sia un aumento dei “ISPT” italiani.
Per questo il fisioterapista sportivo non è solo quello che tratta i soggetti sportivi, è molto di più!

Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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