Gli ultrasuoni sono onde acustiche con una frequenza superiore ai 20 kHz (20.000 Hertz) non udibili dall’orecchio umano.
L’efficacia della terapia a ultrasuoni si basa su un’azione termica meccanica a livello cellulare ed intercellulare ad alta frequenza. I tessuti irradiati con ultrasuoni entrano a loro volta in vibrazione, con conseguente dispendio energetico e produzione di calore: da questo effetto deriva quello curativo.
In ambito riabilitativo, il range di frequenze utilizzate è compreso tra 0,8 e 3 Mhz e la potenza varia tra 0,1 e 3 W/cm². Variando questi parametri si può influire sulla profondità e l’intensità del trattamento, tenendo presente che la profondità è inversamente proporzionale rispetto alla frequenza delle onde.
Sulla zona da trattare e sulla testina dell’apparecchio elettromedicale viene applicato un gel conduttivo che permette una migliore trasmissione delle vibrazioni sonore, mentre la testina viene spostata con un movimento rotatorio lento, sempre a contatto con la cute. La durata di una seduta di trattamento varia tra i 10 e i 15 minuti.
I benefici del trattamento con l’ultrasuonoterapia sono generalmente:
- Analgesico;
- Effetto anti-infiammatorio;
- Decontratturante per i muscoli;
- Stimolo del metabolismo.
La reazione analgesica è attribuita all’effetto termico degli ultrasuoni, in quanto porta ad una maggiore attività metabolica nei tessuti, migliorando la vasodilatazione e la riduzione di contratture dei tessuti molli, specialmente nel sistema muscolo-scheletrico.
Si ottiene una notevole riduzione di impulsi dei nocicettori, ed un aumento di elasticità ed estensibilità, oltre ad una riduzione della velocità di conduzione degli stimoli nervosi.
L’ossificazione è un altro effetto attribuibile alla terapia ad ultrasuoni, stimolando deposito calcico a livello osseo ed aumentando l’attività di osteoblasti, utile ad esempio in una situazione post frattura accelerandone la guarigione.
L’ultrasuono può essere applicato anche in acqua, generalmente su appendici anatomiche quali mani e piedi.
Con questa tecnica, la parte del corpo da trattare viene immersa in una vasca riempita con acqua calda, a circa 37- 38 gradi. La sonda ad ultrasuoni non tocca direttamente il corpo in questa tecnica; piuttosto si tiene a distanza di circa 1 cm.
I più comuni disturbi trattabili con la terapia a ultrasuoni sono:
- Sciatalgia;
- Nevrite;
- Periartite;
- Tendinite e tendinopatie di vario genere
- Conflitto sub-acromiale della spalla;
- Lesioni muscolari;
- Contratture.
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