Il latte e lo yogurt sono due alimenti fondamentali per il nostro organismo, in quanto fonti di calcio, fosforo e vitamine (quali B2, B12 e A).
Soprattutto per coloro che seguono un regime ipocalorico o che semplicemente stanno attenti alla linea, viene spontaneo pensare che lo yogurt magro sia la scelta migliore, ma è davvero così? Per capirlo basta confrontare le etichette nutrizionali di due yogurt: uno intero bianco e l’altro magro alla frutta.
Innanzitutto, possiamo vedere che la differenza di calorie è minima: per 100 g lo yogurt intero ha 75 kcal contro le 70 kcal di quello magro, ossia appena 5 kcal di differenza. Questa differenza, rapportata ai 125 g dell’intero vasetto, arriva appena a 7 kcal di differenza. Quindi la differenza di calorie non è tale da giustificare la scelta di uno magro rispetto a quello intero.
Poi guardiamo gli zuccheri: 12 g di quello magro contro i 4,4 g di quello intero. Sì, esatto: quello magro ha il triplo degli zuccheri di quello intero.
Perché se si guardano gli ingredienti, quello intero è fatto solo con latte e fermenti lattici vivi (come dovrebbe essere fatto uno yogurt) e quindi gli zuccheri sono quelli naturalmente contenuti nel latte. Guardando invece quello magro alla frutta, si leggerà negli ingredienti “preparato alla fragola fatto con lo zucchero”.
E così si pensa di mangiare un qualcosa di light mentre si sta mangiando un prodotto con molti più zuccheri del corrispettivo “non magro”.
“Lo yogurt intero ha tanti grassi mentre quello magro non ne ha”, verrebbe da pensare. Vediamo di nuovo la tabella nutrizionale: un vasetto di yogurt intero ha 5,5 g di grassi di cui 4,1 g di grassi saturi, il vasetto di yogurt magro non ha grassi. Quindi meglio quello magro, come dice la pubblicità sulla confezione?
Prima di cantare vittoria però lasciatemi dire una cosa. Innanzitutto, i grassi non sono da demonizzare, ma da inserire nelle giuste quantità nella nostra alimentazione quotidiana, perché svolgono importanti funzioni, fra cui quella di smorzare il picco glicemico, farci assorbire le vitamine liposolubili, darci maggiore sazietà fra un pasto e l’altro.
E i grassi saturi? Anche questi non sono da eliminare ma da limitare: secondo le Linee Guida non devono superare il 10% delle kcal della giornata. Su una dieta da 2000 kcal stiamo parlando di 22 g di grassi saturi circa. Il nostro vasetto di yogurt intero ce ne fornirà dunque meno di un quarto di quelli concessi nell’arco della giornata.
Tengo a ripetere la caratteristica fondamentale dei grassi, ossia quella di regolare la sazietà: i grassi sono i principali fautori della sazietà inter-pasto, ossia tra un pasto e l’altro (la sazietà intrapasto è dettata invece dalle fibre).
In conclusione, mangiando uno yogurt intero che ha più grassi si avrà un senso di sazietà maggiore tra un pasto e l’altro, mentre se invece si mangerà quello magro il senso di fame si ripresenterà prima, inducendo a mangiare altro per smorzare l’appetito ed aumentando di fatto le kcal assunte durante la giornata.
Che dite, vi ho convinto ad abbandonare gli yogurt magri?
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