Come leggere le etichette nutrizionali

Imparare a leggere le etichette nutrizionali per capire se il prodotto che abbiamo davanti sia "dietetico" o meno

Tempo di lettura: 2 minuti

Oggi vorrei spiegare come leggere le etichette nutrizionali, perché è una cosa fondamentale da acquisire se si vuole davvero capire cosa si sta mangiando (la forma fisica che avete dipende da COSA mangiate oltre che quanto, questo punto tengo a sottolinearlo).

Spesso si vedono dei prodotti con la scritta “light” o “fonte di proteine” e vi si fa attirare ad acquistarli, ma è davvero così?
E’ fondamentale imparare a scoprirlo da soli, semplicemente guardando la tabella con i valori nutrizionali.

Nella tabella sono riportate le quantità di grassi, proteine e carboidrati presenti in 100 g di prodotto. E magari, qualora si notino che su 100 g di prodotto ci sono 10 g di grassi 12 di carboidrati e 13 di proteine, ci si immagina si tratti di un prodotto ricco di proteine, perché in effetti sono nella quantità più alta rispetto a grassi e carboidrati.

In realtà non è così, e bisogna capire quante kcal apportano i grassi, le proteine e i carboidrati, perché è fondamentale sapere che:
1 g di grassi apporta 9 kcal
1 g di proteine 4 kcal
1 g di carboidrati 4 kcal

Quindi, una volta individuata la presenza dei valori nutrizionali, va fatta questa moltiplicazione:
10 (g di grassi) x 9 = 90 kcal
12 (g di carboidrati) x 4 = 48 kcal
13 (g di proteine) x 4 = 52 kcal

Di fatto, il prodotto che si sta analizzando apporterà:
90 kcal derivanti dai grassi
48 kcal derivanti dai carboidrati
52 kcal derivanti dalle proteine
Cioè la maggior parte delle kcal del prodotto deriva dai grassi. Quindi è un prodotto fonte di GRASSI, non di proteine come si pensava all’inizio.
Fare questi semplici calcoli per non essere vittime di “pubblicità ingannevoli”: la conoscenza è la chiave di tutto.




Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, e non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

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